· 

Classificazione degli Stili di Wushu

Questo articolo è ricopiato con leggere correzioni da un vecchio lavoro in http://www.meihuazhuang.it/mhz/artic/classificazione_degli_stili_di_wushu.htm

Quello della classificazione degli stili è un problema annoso per gli studiosi delle arti marziali cinesi, infatti, la loro realtà ampia e variegata (si contano oltre 400 stili) rende difficile racchiuderli in schemi rigidi e teorici.
Nonostante questa difficoltà si sono individuati molti criteri di classificazione, di cui tre sono i principali:

  • 1) Distinzione tra Neijia (Famiglia Interna) e Waijia (Famiglia Esterna).
  • 2) Distinzione tra Stili del Nord e Stili del Sud.
  • 3) Distinzione in tre grandi zone di diffusione.

1) Neijia e Waijia

Neijia 内家

Waijia 外家

Interno

Esterno

Wudang

 Shaolin

Daoismo

Buddismo

Setta Quanzhen  (rivelazione dell’insegnamento)

Setta Chan (Zen in giapponese)

 Morbido

 Duro

 

La prima grande distinzione che presentiamo è quella tra Neijia 内家, in altre parole gli stili interni, e Waijia 外家, gli stili esterni.
Gli stili interni rispondono ai principi della Yin 阴e dello Yang 阳, dei 5 elementi 五行 e degli Otto Trigrammi 八卦, salvo poi ritrovare negli stili considerati esterni la rispondenza ai medesimi principi; gli stili esterni deriverebbero dalle ginnastiche insegnate da Damo 达摩 .
Ciò determina un’altra ipotesi sull’utilizzo dei termini interno ed esterno, legata all’origine differente dei due sistemi, perché il Neijia è fatto risalire, come pensiero filosofico, agli insegnamenti di Laozi 老子, un cinese, da qui l’aggettivo interno; il Waijia, come ho già detto prima, è fatto risalire a Damo (nome cinese di Bodidharma), un persiano o indiano, uno straniero, da qui il termine “esterno” [1].


Rappresentazione di Damo

Rappresentazione di Laozi


In realtà non è assolutamente facile cogliere il significato profondo della differenza fra Waijia e Neijia, e forse non è così reale questa distinzione.
In linea di massima si potrebbe affermare che le scuole di wushu Waijia o scuole esterne, si basano su di un lavoro fisicamente molto duro ed usano tecniche molto precise e ben definite. Attraverso il tipo di lavoro fisico che si usa nell’allenare questi stili si ottiene un rafforzamento dell’apparato osteo-articolare (spesso nell’esecuzione di posizioni basse e statiche) e di seguito dell’apparato muscolo-tendineo (esecuzione di gesti atletici in grande velocità). All’interno o per mezzo di queste azioni si arriva ad un uso razionale della respirazione (Qi, 气), alla protezione dei principi vitali (Jing, 精), alla condensazione dell’intenzione (Yi, 意) e all’elevazione dello spirito (Shen, 神) in un processo cosiddetto di “raffinazione delle tre energie” (Qi-Jing-Shen).


ingresso del Tempio Shaolin
fotografia presa da http://www.bjweekly.com/a/20170726/3611924.html

scorcio della montagna Wudang
fotografia presa da http://www.3lian.com/gif/2015/06-02/84138.html


Nelle scuole di Wushu Neijia o scuole interne, questo processo è invertito. All’inizio della pratica si pone subito l’attenzione alla liberazione dello spirito “Shen” per poi dirigere l’intenzione “Yi”, mobilitare il principio vitale “Jing”, dirigere il respiro “Qi” ed infine rigenerare la forma corporea (Xing, 形).
Si può quindi affermare che sia negli stili Neijia sia negli stili Waijia gli elementi fondamentali sono sempre i medesimi: ossa, muscoli, tendini, circolazione dei liquidi corporei vitali (Jing), respirazione (Qi), mente/spirito (Yi/Shen). Si può quindi anche affermare che i due metodi, con sistemi di lavoro diversi si propongono i medesimi scopi.
Il Neijia è spesso accostato a significati esoterici, forse a causa dei presunti legami che, pare, questi stili abbiano con la filosofia e la religione taoista. In realtà facendo riferimento a questi stili si parla di “forza interna” poiché la manifestazione della forza fisica esiste comunque come negli stili esterni ma è meno evidente, più profonda e flessibile e soprattutto è basata su di una coordinazione precisa tra l’atteggiamento mentale/spirituale e la struttura del corpo umano, una sorta di potenza psicofisica che scaturisce in modo fulmineo e devastante. L’esempio tipicamente usato per capire e spiegare questo fenomeno è quello dell’acqua e della sua forza intrinseca; basti pensare alla cedevolezza dell’acqua, in stato di quiete, e all’effetto che farebbe l’essere investito da un’onda alta tre metri.
Possiamo concludere affermando che quando parliamo di Neijia o di Waijia parliamo di due facce della stessa medaglia e nel gergo delle arti marziali è uso dire che “l’interno” necessita “dell’esterno” per manifestarsi e “l’esterno” necessita “dell’interno” per avere forza vitale.
Gli stili interni sono anche detti morbidi (rou,柔 – ruan, 软); quelli esterni sono anche detti duri (gang, 刚 – ying , 硬): questo per sottolineare che nella pratica dei primi sarebbero quasi assenti le contrazioni muscolari massimali e nei secondi al contrario abbonderebbero.
Durante il periodo nazionalista (1927-1949) fu fondata l’Accademia Centrale di Guoshu di Nanchino (南京中央国术馆) che era divisa in due sezioni principali, una in cui venivano praticati i sistemi Neijia, detta Wudang (武当), e l’altra in cui venivano praticati i sistemi Waijia, detta Shaolin (少林). In questo modo si ribadisce il presunto collegamento al Taoismo da una parte ed al Buddismo dall’altra.
Wudang e Shaolin sono due famosi centri religiosi e per la pratica delle arti marziali: Shaolin è un tempio buddista sede dei famosi Monaci Guerrieri; Wudang è una montagna sacra Taoista, che ospita un complesso di templi.

la montagna Emei
fotografia presa da http://www.lvyou114.com/line/556/556541.html

Un’altra località importante nel panorama del wushu è la montagna Emei (峨眉山), luogo sacro per i buddisti ma che accoglie numerosi templi taoisti; gli stili di pugilato che vi si originano, a detta di coloro che li praticano, inglobano elementi Wudang/Neijia e Shaolin/Waijia. Probabilmente questo discorso è generalizzabile a tutti gli stili di Wushu tradizionale, infatti, nel passato fino all’epoca della dinastia Ming (1368-1644) tale divisione non esisteva; la distinzione comincia ad apparire in alcuni scritti della fine del 1600, in cui si afferma che nel 1500 appare nell’area di Ningbo e Wenzhou nel Sud-Est della Cina (più precisamente nella provincia dello Zhejiang) uno stile nuovo di Wushu detto Neijiaquan, che si faceva risalire al monaco taoista Zhang Sanfeng (张三峰/張三丰) della Montagna Wudang.
Zhang avrebbe imparato il sistema Waijia a Shaolin e poi con il supporto di nuovi concetti, avrebbe creato questo nuovo stile. Una scuola che si dice erede di questo sistema esiste ancor oggi nel Sud, anche se si tende a credere che lo stile originario sia andato perduto. 

Lo Xingyiquan (形意拳)[2], il Taijiquan (太极拳)[3] e il Baguazhang (八卦掌) [4] sarebbero stati sviluppati in modi diversi ma cercando di riprodurre i concetti del Neijiaquan di Zhang Sanfeng. Nel 1882, per iniziativa di Cheng Tinghua (程廷华), un maestro di Baguazhang, alcuni importanti maestri di quei tre stili cercarono di riunirli in una famiglia unica, cui assegnarono il nome Neijia.

2) Stili del Nord e Stili del Sud

Un'altra grande distinzione è quella tra il Changquan (长拳, Pugilato Lungo) o Stili del Nord e il Nanquan (Pugilato del Sud, 南拳) o Stili del Sud.
Essa corrisponde ad un’importante ripartizione culturale, etnica, linguistica e geografica che da secoli vuole la Cina divisa in due macroregioni separate tra loro dallo Changjiang (il Fiume Lungo, anche detto fiume azzurro), la Cina del Nord e la Cina del Sud.

Area geografica

Cina del Nord

Cina del Sud

Cereali che vi si producono

Grano, Granturco, Sorgo, etc.

Riso

Temperatura minima annua

23°

Lingua

Mandarino

Cantonese

Territorio

praterie e desertico

florida vegetazione subtropicale

 

Poiché Wudang si trova a Sud e Shaolin a Nord dello Changjiang (长江), si è teso ad identificare gli Stili Wudang con gli stili del Sud e gli Stili Shaolin con gli Stili del Nord; ciò porterebbe ad affermare che il Taijiquan, il Baguazhang e lo Xingyiquan siano stili del Sud, ma siccome sia per la loro origine che per la loro diffusione sono notoriamente stili del Nord quest’associazione viene automaticamente a cadere.
Si può affermare che la distinzione tra Stili del Nord/ Changquan e Stili del Sud/Nanquan è una ripartizione a cui possono essere sottoposti i sistemi Waijia/Shaolin.

Stili Neijia/Wudang

Stili Waijia/Shaolin

Xingyiquan

Changquan

Baguazhang

Nanquan

Taijiquan

 

Wudangquan (武当拳)

 

Liuhebafaquan (六合八法拳)

 

 

E’ assai facile riconoscere che negli Stili del Nord vi è un uso prevalente delle gambe e del movimento fluido, mentre negli Stili del Sud, al contrario, è prevalente l’uso delle braccia e delle posizioni statiche.

Caratteristiche

Changquan/Stili del Nord

Caratteristiche

Nanquan/Stili del Sud

Posizioni Basse ed Ampie

Posizioni Statiche. Prevalenza del Mabu (马步) e delle Tecniche di Braccia

Calci, Salti, tecniche acrobatiche

Pochi calci, in genere colpiscono all’altezza delle ginocchia.

Movimento fluido

Frequentissime contrazioni muscolari

 

Questa differenziazione si presenta assai marcata e dovrebbe aver avuto origine, secondo alcune fonti, 200 anni or sono; ad essa si sono date spiegazioni legate ai diversi ambienti geografici ed urbanistici. Si dice che al Nord la presenza di praterie ha favorito la pratica più ampia del movimento, mentre al Sud la presenza di risaie e di abitazioni fluviali su chiatte ha favorito la ricerca della stabilità delle posizioni e ha disincentivato l’uso dei calci.

Stili del Sud

Gli Stili del Sud o Nanquan fanno tutti riferimento nel loro mito delle origini alla distruzione di un Tempio Shaolin (probabilmente un sussidiario) per opera delle truppe imperiali Manciù, e si ritengono gli eredi dei monaci sopravvissuti a tale distruzione.

Questa storia rivela l’appartenenza di tali stili all’ambiente delle Società Segrete (Hui) che erano nate in funzione anti-mancese e che avevano l’esigenza di creare rapidamente una base militare, utilizzata anche per la raccolta di fondi tramite attività illecite.
Tra essi potete trovare:

  • l’Hongjiaquan o Hunggar Kuen (洪家拳, Pugilato della Famiglia Hong)[5],
  • lo Yongchunquan o Wingchun (咏春拳, pugilato del canto di primavera),
  • Liujiaquan o Laugar Kuen (刘家拳, Pugilato della Famiglia Liu),
  • il Wumeihuaquan (五梅花拳, Pugilato dei Cinque Fiori di Prugno),
  • il Gouquan(狗拳, Pugilato del Cane) [6],
  • il Wuzuquan (五祖拳, Pugilato dei Cinque Antenati), ecc....
  • Il Cailifo detto Choy Li Fut (蔡李佛, Pugilato buddista della famiglia Caili), pur essendo stato fondato nel sud della Cina contiene molti elementi dei pugilati del Nord [7].
  • Lo Zhoujia detto Chowgar Kuen (周家拳, Pugilato della famiglia Chow) è uno stile praticato dalla minoranza Khejia detta Hakka (famiglie ospiti), che fa risalire le proprie origini alla famiglia imperiale Ming e al tempio di Shaolin, ed è stato chiamato anche Tanglangquan Nanpai (螳螂南派, Fazione del Sud della Mantide Religiosa).

 

林世荣 Lín Shìróng (in Cantonese Lahm Sai Wihng), celebre maestro di 洪家拳 Hóngjiāquán (in Cantonese Huhng ga kyuhn) dimostra una tecnica di "sequenza di pugni del fil di ferro" (铁线拳 tiěxiànquán, in Cantonese tit-sin kyuhn)
immagine presa da http://news.takungpao.com/paper/q/2018/0103/3530310.html

Stili del Nord
Negli Stili del Nord troviamo una realtà più variegata perché i miti delle origini fanno riferimento a storie più antiche e differenti, nonostante l’epoca Ming sia quella che, per la maggior parte di essi, ha segnato il periodo di maggior diffusione.
Tra essi spiccano

  • il Bei Tanglangquan (北螳螂拳, Mantide Religiosa del Nord) [8],
  • lo Huaquan (花拳),
  • il Bajiquan(八极拳, Pugilato degli Otto Poli o Otto Principi) [9],
  • Zhaquan (查拳)[10],
  • Luohanquan (罗汉拳, Pugilato dei Discepoli di Buddha),
  • Yingzhaoquan (鹰爪拳, Pugilato dell’Artiglio dell’Aquila) [11].
  • Anche il Meihuaquan (梅花拳, Pugilato del Fiore di Prugno) è solitamente inserito in questa categoria.

赵长军 Zhào Chángjūn, noto campione di Wushu sportivo, mostra una figura di Zhaquan
in http://www.sohu.com/a/85419179_106176

 

 

3) Area del Nord-Est, Area del Sud, Area del Sichuan.

Mappa delle arti marziali dell'area detta "Bayu" (巴渝武术地图) cioè il Sichuan

Anche questa catalogazione segue un criterio geografico, che tiene conto delle tre maggiori aree di diffusione e di pratica del Wushu in Cina.
L’Area del Nord-Est comprende le Province di Hebei, Shandong, Jiangsu, Anhui ed Henan. L’Henan è la provincia dove si trovano il Tempio di Shaolin ed il Villaggio Chenjiagou.
L’Area del Sud comprende in particolare le Province di Fujian e Guangdong, due località dove si ipotizza potesse sorgere il Tempio Shaolin del Sud.
L’Area del Sichuan fa riferimento all’omonima provincia, dove si trova la Montagna Emei, di cui si è già parlato precedentemente.
Questa classificazione può essere intesa anche come una suddivisione che proviene dalle altre due, inserendo come terzo sistema quello Emei [13], che viene inteso come un punto di incontro tra le caratteristiche dei sistemi Wudang e i sistemi Shaolin, anche intesi come Stili del Sud e Stili del Nord, già confutato sopra.
Questa divisione è interessante proprio perché sottolinea le località che rivestono una certa importanza per il Wushu, ma non ne esaurisce certo l’elenco.

Un ottantaseienne, 刘子均 Liú Zǐjūn dimostra la "sequenza di pugni del Guerriero Attendente di Buddha dell' Emei" (峨眉金刚拳) a Chongqing
in http://news.sohu.com/20061023/n245950060.shtml

 

 

Altre forme di classificazione

Rispetto alle tre aree geografiche individuate finora, dobbiamo costatare che ci sono stili che non vi possono essere collocati. Oltre a ciò  presentiamo altri sistemi di classificazione insoliti.

Immagine della custodia di un VCD dello stile Xiajiaquan (in Cantonese Hahp Ga Kyuhn), della "sequenza piccola di pugni degli Arhat"(小罗汉拳, in Cantonese Siu Loh Hon Kyuhn) dimostrata da 林欣 Lín Xīn (in Cantonese Lahm Yan)
in http://item.jd.com/1195106619.html

Vi sono stili che hanno avuto la loro origine geografica nel Tibet (anche se oggi non vi sono più praticati), quelli che citiamo di seguito sono in realtà ramificazioni di un unico stile: il Lamapai 喇嘛派, un tipo di Baihepai 白鹤派, lo Xiajiaquan 侠家拳,ecc.

王子平 Wáng Zǐpíng (1881--1973), uno dei maestri di arti marziali Cinesi più importanti del ventesimo secolo, apparteneva all' etnia Hui
in https://blog.artron.net/space-1033780-do-album-picid-27997302-exif.html

Altri stili sono legati alle minoranze etniche (esistono in Cina più di cinquanta minoranze), tra cui una categoria importante è rappresentata dagli stili praticati dalla minoranza Hui (di religione Islamica), foltissimo gruppo di stili dell’area del Changquan: il Zhaquan(pugilato della famiglia Zha), il Tantui (gambe lanciate come proiettili), ecc.

Moltissimi stili poi sono praticati dalle minoranze etniche che vivono prevalentemente nello Yunnan (云南, Provincia che confina con il Vietnam, il Laos, la Cambogia e la Birmania).Tra questi riveste particolare interesse tra i praticanti di Meihuaquan, il Simenquan (四门拳, Pugilato delle Quattro Porte) praticato da alcune delle minoranze, che ha molte affinità con il Pugilato del Fiore di Prugno, anche se invece che sui pali è praticato attorno a delle buche. Alcuni stili prendono addirittura il nome di alcune di queste minoranze essendo caratteristici di una sola di esse: Miaoquan (苗拳) , Achangquan (阿昌拳), Yaoquan (瑶拳), etc.

邱福华 Qiū Fúhuá, un membro dell'etnia Hacca dimostra una tecnica di "Scuola di Pugilato dei Cinque Prugni"(五梅拳)
http://blog.sina.com.cn/s/blog_4896e3db0100dxnv.html

Un’altra minoranza importante è costituita nel sud dagli Kejia (客家, detti Hacca), popolazione di etnia Han, che, protagonisti di una migrazione successiva, non si sono mai integrati con gli Han, che già vivevano in quella zona, anche perché in possesso di una forte identità culturale. Questa minoranza pratica uno stile particolare, che viene attribuito alla famiglia imperiale Ming e prende nomi diversi: Zhoujia detto Chowgar (pugilato della famiglia Zhou, che sarebbe il nome originario) Tanglang del Sud (che sarebbe invece un nome di comodo individuato per sfuggire alle persecuzioni mancesi). Questo Tanglang è molto diverso da quello creato da Wang Lang nello Shandong e avrebbe poco dello stile imitativo della mantide, a cui invece appartiene il secondo.

Un ottantenne, 黄佳早 Huáng Jiāzǎo dimostra una tecnica di Heihuquan, nel villaggio Tietangcun (铁塘村)
http://epaper.xxcb.cn/xxcba/html/2017-05/14/content_2928511.htm

Gli Stili Imitativi (象形拳, “pugilati che imitano la forma) di animali e situazioni  attraversano trasversalmente tutte le altre categorie. In questi stili si imita solitamente la mimica degli animali. Vengono, ad esempio, inclusi in questo gruppo il Tanglangquan(pugilato della mantide), l’Hequan(鹤拳, Pugilato della Gru)[14], il Gouquan (Pugilato del Cane), l’Yingzhaoquan (Pugilato dell’artiglio dell’aquila), il Zuiquan (醉拳, Pugilato dell’ Ubriaco),  l’Heihuquan (黑虎拳, Pugilato della Tigre Nera), l’Houquan(猴拳, Pugilato della scimmia)[15].

Altri casi particolari sono costituiti da stili che esistono sia al Nord sia al Sud, come per esempio il Longquan (龙拳, Pugilato del Drago) che è distinto in Stile del Drago del Sud e Stile del Drago del Nord.

 

 

Nuovo sistema di classificazione per le forme e gli stili “tradizionali”

Questo sistema di catalogazione moderno è stato definito dal “Canadian Martial Arts Games Committee”, una associazione di Wushu canadese, con la finalità di accorpare forme o stili tradizionali “dimostrativi” all’interno della medesima gara. Ci fornisce otto criteri di suddivisione, che tengono conto del tipo di movimento prevalente e dell’emissione della potenza.

1)Movimenti Morbidi e di Tipo Rilassato.

In questo settore i movimenti sono lenti e continui senza fermate improvvise o interruzioni, la parte superiore e quella inferiore si spostano all’unisono, si enfatizza il movimento rilassato e naturale senza emissioni di potenza improvvise, dure o esplosive.

Fanno parte di questa categoria:Taijiquan stile Yang, Taijiquan stile Wu, Liuhe bafaquan [16], etc.

2)Movimenti Morbidi con Occasionali Emissioni di Potenza Esplosiva

Anche in questo settore qui i movimenti sono lenti e continui, rilassati e naturali, ma con emissioni occasionali di potenza improvvisa, acuta o esplosiva.
Fanno parte di questa categoria:Taijiquan stile Chen, ecc.

3)Tipo di Movimento Morbido e Rapido

In questo settore i movimenti sono morbidi, rilassati e continui ma non lenti; si usano i passi per condurre il corpo con molte rotazioni; rare emissioni di potenza improvvisa, acuta, o esplosiva.
Fanno parte di questa categoria:Baguazhang, la forma veloce dello stile Yang di Taijiquan, la forma veloce dello stile Wu di Taijiquan, la forma dei Cinque Elementi Wudang Tai Yi (武当太乙五行拳), etc.

4)Uso Totale della Potenza Esplosiva

Generalmente semplici con molte ripetizioni dei movimenti e poche variazioni; si pone enfasi sul dimostrare l’utilizzo di tutto il corpo per generare potenza acuta, improvvisa ed esplosiva.
Fanno parte di questa categoria:Xingyiquan, Liuhequan (六合拳), Bajiquan, la seconda forma Paoquan (炮拳, pugno a cannone) dello stile Chen di Taijiquan, certe forme di Shaolinquan.

5)Posizioni Alte e Colpi a Corto Raggio

 

In questo settore le posizioni generalmente sono alte e ci si limita a cambiamenti delle tecniche della mano corte e veloci. L’enfasi è posta sui movimenti piccoli della parte superiore del corpo e sulle emissioni di potenza brevi ed acute. C’è generalmente meno utilizzo delle tecniche di gamba.
Fanno parte di questa categoria: Yongchunquan, Baihequan del Fujian, Tanglang Nanpai, Baimeiquan (白眉拳), Longquan, etc.

6)Con Posizioni Basse e di Tipo Solido

In questo settore le posizioni generalmente sono basse, ampie e solide; c’è una mescolanza di tecniche di mano lunghe e corte; l’enfasi è posta sui movimenti della parte superiore del corpo, larghi o lunghi oppure sulle emissioni di potenza dura.
Fanno parte di questa categoria:Hongjiaquan, Zhoujiaquan, Cailifoquan, etc.

7)Tipo che utilizza l’Attacco Mobile

Uso mescolato di posizioni alte e basse con cambiamenti rapidi dei passi; uso sia di tecniche di braccia che di tecniche di gambe; si pone risalto sul girarsi, saltare, scivolare e avanzare di lato con grandi movimenti e con cambiamenti rapidi delle tecniche.
Fanno parte di questa categoria: molti stili Changquan, come Zhaquan, Huaquan, Shaolinquan, Changquan, Tantui, Tongbeiquan (通臂拳), Piguaquan (劈挂拳), Fanziquan (翻子拳), Mizongquan (密踪拳) , Bei Tanglangquan, Yingzhaoquan ecc.

8)Tipologia che si Muove a Terra

Gli stili di questo settore si basano essenzialmente sui movimenti acrobatici di caduta, le proiezioni, i rotolamenti, le capriole ed i movimenti di combattimento a contatto diretto col terreno.
Fanno parte di questa categoria: Ditangquan (Pugilato delle cadute), Gouquan, Houquan e Zuiquan(Pugilato dell’ubriaco)[17].

Stile Tradizionale o Stile Moderno?

Questa non è una catalogazione, ma una suddivisione che appartiene al linguaggio comune del Wushu e nel senso comune mette in opposizione il Wushu Moderno (新武术), la forma di Arte Marziale codificata in Cina Popolare a partire dagli anni ’50, e tutto ciò che era pre-esistente definendolo tradizionale (传统武术). Se possiamo accettare ciò, dal punto di vista gergale, perché i termini così intesi sono ormai generalmente d’uso comune, possiamo anche accettare tale distinzione come corretta?

Il processo di modernizzazione nelle arti marziali, in genere, inizia a causa della introduzioni delle armi da fuoco e tale processo in Cina coincide grosso modo col periodo che va dalle “Guerre dell’oppio” (1839-1842 e 1856-1860) alla “Rivolta dei Boxer” (1898-1900).

Quali sono le caratteristiche di questa modernizzazione nel Wushu cinese? Proveremo a fornire alcune chiavi di lettura: gli stili moderni hanno una diffusione mondiale non più circoscritta a piccole realtà geografiche; le arti marziali diventano un aspetto marginale nelle strategie e nelle tecniche da guerra; queste pratiche sono utilizzate per finalità sportive-agonistiche; si esce dall’ottica della “verità rivelata dai maestri di arti marziali”, cercando invece di capire i principi biomeccanici che regolano il movimento corporeo e le strategie dell’allenamento; la commercializzazione delle tecniche diventa di massa.

Dal 1800 ad oggi assistiamo alla nascita di stili come il Baguazhang, lo Yiquan (意拳), lo Ziranmen (自然门), ecc.; li consideriamo Moderni o Tradizionali? Il Taijiquan stile Yang codificato nel 1928 come pratica salutistica come lo consideriamo? Moderno o Tradizionale?

Le sequenze (练步拳,初级拳,ecc.) create a Nanchino all'interno dell'Accademia Centrale di Guoshu  possono essere considerati Tradizionali?

Il culmine di questo processo viene raggiunto prima con l’istituzione del Guoshu (arte nazionale) e poi del Wushu Moderno o Sportivo[19].
E’ caratteristica comune di tutti gli Stati Centrali Totalitari quella di cercare di controllare e regolamentare tutte le realtà della vita civile, per dar vita ad un forte sentimento di unità ed a una immagine nazionale.
Ciò è appartenuto sia al Governo Nazionalista del 1928, che al Governo Popolare del 1949 ed ha investito anche la frastagliata realtà delle arti marziali cinesi.

In particolare il Guoshu è stato creato per incanalare nel sistema statale tutte quelle persone ed associazioni che potenzialmente avrebbero costituito dei focolai di ribellione, o delle società segrete, pronte a rovesciare il governo. Così, invece, i praticanti di arti marziali erano riconosciuti ed adulati dallo Stato, divenendo il braccio armato dello Stato stesso e dei possidenti terrieri che lo sostenevano. I tornei diventarono una valvola di sfogo che svolgeva varie funzioni: i praticanti esaurivano il loro istinto bellicoso, la popolazione assisteva alla grandiosità dell’arte nazionale (e quindi della Cina Nazionalista), si creava un collettore ufficiale per le scommesse, grande passione dei cinesi dell’epoca.
Quindi possiamo comprendere che l’utilizzo dispregiativo del termine “Moderno” fatto dai transfughi di Taiwan nei confronti del Wushu praticato nella Cina Popolare sia solamente una contrapposizione politica. I praticanti di Taiwan hanno sempre rivendicato il possesso dell’autenticità “Tradizionale” delle arti marziali, ma a tutt’oggi possiamo affermare che a Taiwan, tutt’al più, possiedono l’autenticità della tradizione del Guoshu, una riunione moderna di vari stili tradizionali, ben lontana, sia nella qualità sia nei numeri, dalla pratica riscontrabile nel Wushu della Cina Popolare.

Se è vero che nella Cina Popolare si possono trovare ancora oggi i veri stili tradizionali bisogna dire, però, che come contrappeso a tutto questo si pone l’ufficializzazione nel 1978 del cosiddetto “Wushu Moderno”, utilizzato più che altro a fini terapeutici e formativi, attraverso una reinterpretazione a livello psicofisico dell’attività marziale. In questo processo di “modernizzazione” è stato coscientemente trascurato l’aspetto marziale dell’attività, giacché espressione ideologica di un passato politico in contrasto con i nuovi ideali del comunismo, pur evidenziando l’espressione sportiva vista come emblema di una millenaria eredità culturale di tutto il popolo cinese.

Note

  1. "De Shaolin a Wudang" Carmona, “accueillir en autre pèlerin étranger, indien ou iranien, Bodhidharma”; uno scrittore dell’epoca che conobbe Damo: “…a quei tempi lì viveva lo Sramana dei paesi occidentali, Bodhidharma, che era fondamentalmente un Hon del regno di Posseur (Persia) …”
  2. vedi 形意拳
  3. vedi 太极拳

Bibliografia

  • 1) "DICTIONNAIRE DES ARTS MARTIAUX CHINOIS" T. DuFresne e J. Nguyen
  • 2) “ESSENTIALS OF CHINESE WUSHU” Wu Bin, Li Xingdong e Yu Gongbao Foreign Languages Press
  • 3) “IL KUNG FU” Y. Kieffer e L. Zanini Xenia Tascabili
  • 4) “TUTTLE DICTIONARY OF MARTIAL ARTS OF CHINA, KOREA & JAPAN” Sun-Jin Kim, D. Kogan, N. Kontogiannis e Hali Wong  Charles E. Tuttle Company
  • 5) “DE SHAOLIN A WUDANG” J. Carmona Guy Trenadiel Editeur
  • 6) “ARTI MARZIALI” H. Reid e M. Groucher Demetra
  • 7) HANWEI WUSHU Rivista del settore
  • 8) “BOXE DA TERRA DEL FUJIAN” Chai Chushian Edizioni Mediterranee
  • 9) Sito ufficiale della CANADIAN MARTIAL ARTS GAMES COMMITTEE
  • 10) Sito della ITALIAN EMEI WUSHU KUNGFU ACADEMY del Maestro Xu Hao