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Confucianesimo

CONFUCIANESIMO
儒家-儒学-儒教

Di Mounes Santini

Statua di Confucio

Tempio di Confucio a Qufu

(foto di Storti Enrico)

Confucio (Kong Fuzi, 孔夫子) secondo la tradizione nacque nel 551 a.C nel Regno di Lu (oggi provincia dello Shandong) in cui ricoprì cariche subalterne fino a divenire ministro della giustizia. Intorno ai 50 anni girò il paese offrendo i suoi servigi a vari principi fino a ritornare a Lu verso i suoi 70 anni per dedicarsi completamento all'insegnamento, raccogliendo attorno a se numerosi studenti.
Inoltre nelo stesso periodo si dedicò a riorganizzare e revisionare, per trarne maggiore insegnamento, i testi Classici:

  • Yijing (易经, Il Libro dei Mutamenti)
  • Shujing (书经, Il Libro dei Documenti)
  • Shijing (诗经 , Il Libro delle Poesie)
  • Liji (礼记, Il Libro dei Riti)
  • Chunqiu (春秋, Annali delle Primavere ed Autunni)

Confucio trasmette che la Via (道, Dao), cioè l'elemento centrale della discussione filosofica-religiosa Cinese, si realizza attraverso i seguenti mezzi :

  • l'apprendimento (知): lo studio dei classici e delle arti [1]
  • l'umana benevolenza (仁): il rapporto con gli altri
  • la pietà filiale (忠孝) [2]: il rispetto tra padre e figlio
  • i riti (礼): l'atteggiamento spirituale oltre alla mera forma
  • il rettificare i nomi (任)[3]: adeguare il significato dei termini alla realtà (ad esempio "gentiluomo" una volta intendeva l'aristocrazia, un membro dell'elite sociale, mentre con Confucio indica un membro dell'elite morale)

In pratica secondo Confucio solo a chi possiede sia qualità intelettuali che morali spetterebbe l'autorità di governare. Di conseguenza grazie a questi "Gentiluomini" si potrà ottenere l'armonia. Naturalmente non tutti potranno divenire Gentiluomini ma seguire la Via permetterà il miglioramento di se stessi e dell'armonia sociale.

Una particolarità di Confucio è che credeva nel "volere del Cielo" (天命, Tianming), che considerava la guida suprema della vita.

 

L'immagine ritrae Giuliano Furlini sotto una statua di Confucio presso il tempio a lui dedicato a Pechino (foto Storti Enrico)

 

 

 

 

ALCUNI DETTI DI CONFUCIO

 

"Un  gentiluomo teme tre cose: il volere del  Cielo, i grandi uomini, le parole dei santi. Un uomo volgare non teme il volere del Cielo, perchè non lo conosce, disprezza la grandezza e si burla delle parole dei santi."

"Il gentiluomo bada all'insieme più che ai particolari. L'uomo da poco bada ai particolari a scapito dell'insieme."

"Un gentiluomo ha princìpi ma non è rigido"

"Un gentiluomo arrichisce il proprio sapere grazie alla letteratura e si disciplina grazie ai riti; in questo mo non rischia di sbagliare."

"Se al mattino ascolti la Via, la sera puoi morire contento."

 

 

Immagine di una statua di Confucio a Nanchino

(foto Storti Enrico)

 

L'EREDITA'

 

Si noti che gli insegnamenti di natura morale e sociale di Confucio furono ulteriormente sviluppati da Mencio (Mengzi, 孟子, 372-289 a.C) uno dei più importanti interpreti della sua filosofia, in seguito sotto la dinastia Song (960-1279) nacquero rielebarazioni metafisiche sotto l'influenza del Buddhismo dando vita al Neoconfucianesimo.


Furono definiti quattro testi base del Confucianesimo:

  • Lunyu (论语 , Diaologhi)
  • Zhongyong (大学, Giusto Mezzo)
  • Daxue (大学, Grande Scienza)
  • Mengzi ( 孟子, Mencio)

Gli insegnamenti di Confucio sono raccolti sotto forma di aforismi nel Lunyu, per mano dei suoi allievi, e riporta anche momenti di vita del maestro definendone meglio la sua dimensione umana.
Il secondo testo ha origine da Il Libro dei Riti e si concentra sulla Via prescritta per volere del Cielo non solo ai sovrani ma a tutti gli uomini. Il terzo testo come il precedente deriva da Il Libro dei Riti ed espone molti temi sulla filosofia e sul pensiero politico di Confucio.
L'ultimo raccoglie le interpretazioni di Mengzi che sviluppa il concetto di natura umana, partendo dal presupposto che l'uomo è di natura buona e deve quindi poter sviluppare una condotta razionale e retta.

Note

  1. Il confucianesimo ritiene molto importante sei pratiche artistiche (六艺, liuyi): i riti (礼), la musica (乐), il tiro con l'arco (射), la guida dei carri da guerra (御), la calligrafia (书), la matematica (数)
  2. la pietà filiale si declina in cinque concetti: benevolenza o umanità (仁), la giustizia (义), la ritualità (礼), l'intelligenza (智), la fiducia(信)
  3. Questa è una delle "sei azioni"(六行, liuxing). Le altre sono: la pietà filiale (孝), l'amicizia (友), armonia (睦), il matrimonio (姻), la compassione(恤)

Bibliografia

  • Simon Leys e Carlo Laurenti, "I Detti di Confucio",  Adelphi Edizioni, 2006, ISBN 978-8-8459-2045-5
  • Miriam Castorina, "La cultura cinese. Manuale di mediazione linguistica",  Hoepli, 2011